La prima cosa che vuol sapere un’azienda interessata ad ottenere una certificazione ( ISO 9001-14001-18001 ) è quali costi dovrà sostenere, in che tempi e soprattutto se, a fronte dell’esborso, se vi sarà un ritorno anche in termini economici.

A chi è rivolta la certificazione

Innanzitutto è bene precisare che qualunque azienda, indipendentemente dal numero dei dipendenti, dal fatturato o dall’attività svolta, può conseguire la certificazione se dimostra di avere ed usare un sistema di gestione in linea con i requisiti posti dalla normativa di riferimento.

A questo scopo è, dunque, fondamentale svolgere un lavoro di preparazione, formazione ed organizzazione che parte dallo studio dell’azienda, dei suoi processi e degli obiettivi prefissati, dall’analisi del settore di mercato e dell’area geografica in cui opera per arrivare alla costruzione di un sistema di gestione che, tenuto conto degli esiti delle analisi fatte, risponda alle esigenze dell’azienda e le consenta di raggiungere i propri obiettivi, con maggiore consapevolezza dei propri strumenti e limiti.

Enti certificatori e fase di verifica

Esaurita questa fase, con tempistiche che possono variare in relazione alla maggiore o minore complessità dell’organizzazione, è possibile rivolgersi ad uno o più Enti di Certificazione per avere dei preventivi sui costi della verifica ispettiva (audit), che verrà eseguita da un incaricato dell’Ente prescelto, e su quello della certificazione per poi scegliere la soluzione più conveniente o, se vi è necessità, più rapida. 

La verifica ispettiva consiste in un’analisi di tutti i processi aziendali, inclusi nel sistema di gestione realizzato, diretta ad accertare il possesso da parte dell’azienda dei requisiti utili al conseguimento della certificazione richiesta.

Tempi richiesti

Se la verifica ha esito positivo, nell’arco di quindici giorni (salvo eventuali urgenze), l’Ente di Certificazione emette il relativo certificato con validità triennale. Per i due anni successivi il certificato verrà rinnovato, a pagamento ma in misura ridotta rispetto al primo anno, previo svolgimento di una verifica (detta di “sorveglianza”), incentrata solo su alcuni dei processi aziendali, selezionati dall’ente stesso.

Al terzo anno, alla scadenza del certificato, sarà necessario ripetere l’iter con la possibilità di rivolgersi ad altri Enti di Certificazione ma utilizzando sempre il medesimo sistema di gestione, già in uso, che verrà puntualmente monitorato, implementato e, qualora necessario, modificato per renderlo comunque flessibile e strumentale al miglioramento dell’azienda.

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